Ferragosto in Grecia

Tre parole per il Ferragosto in Grecia: tradizione, cibomare.

Ero in Messenia, ospite dei miei amici (grazie Efi e Antonis, è stato bellissimo) e ho imparato che il Ferragosto greco è una festa completamente diversa dalla nostra. Per gli Italiani, il Ferragosto è un momento abbastanza superficiale, una data sul calendario… Da noi è il fare qualche nuotata – se sei al mare o al lago – e poi accendere la carbonella per la grigliata. Tutto lì! Ma come ho detto tante volte, i Greci sono molto attenti alla tradizione e hanno così mantenuto dei legami che noi – ahimè – abbiamo completamente perso.

Devo proprio confessarvi che in quel paio di giorni (il 14 e 15) mi è capitato di sentirmi leggermente spaesata. Nel tardo pomeriggio del 14, ad esempio, siamo andati tutti verso l’antica Messene per partecipare ad un particolare rito lì celebrato. Io ero equipaggiata con scarpe molto comode, e avevo tanta voglia di camminare, ma non ero preparata all’intensità spirituale che mi attendeva. Che dire? Siamo arrivati in zona, e poi abbiamo dovuto camminare per un’ora lungo una strada sterrata per arrivare in cima, al monastero della Madonna del Vulcano. L’ora è passata in fretta, ovviamente, tra chiacchiere varie, ma già questo può farvi capire come il Ferragosto dei Greci non sia affatto una goliardata. In questo monastero, che si trova sulle fondamenta dell’antico tempio di Zeus di Messene, è poi venerata una Madonna taumaturgica, e alcuni fedeli che debbono chiedere la grazia salgono fino alla cima facendo piccoli sacrifici (come il camminare scalzi).

 

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Un tratto di salita. Il sole tramonta alle nostre spalle e rende i colori più vivi.

 

Ah, che sensazioni! Che spiritualità! Che partecipazione collettiva! I preti che officiano stando al centro, i fedeli tutt’intorno, il tramonto che spegne il sole nel mare… A me, che pure ero un po’ sorpresa, mi sembrava non so perché d’essere al posto giusto nel momento giusto. Si chiama perfezione, questa particolare sensazione? Non lo so.

 

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Al solito, l’archeologia non manca! Nel salire, ecco spuntare le fondamenta di un antico tempio. Avrei dovuto ricordarmi che sopra l’antica Messene si ergeva un tempio dedicato ad Artemide Limnatis.

La messa è quella con il rito del pane spezzato, detto artoclasia… I fedeli sono tutti assiepati nel piccolo cortile, e vista l’ora siamo anche tutti al chiaro di luna. Una volta spezzato il pane, ogni fedele potrà prenderne un pezzo e partecipare in modo completo.

Questo per la tradizione!

 

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Al centro i preti. Il pane poi verrà spezzato e distribuito ai fedeli.

 

E il mangiare?
Eh, il pranzo di Ferragosto è stato enorme, familiare, caloroso, allegro. Per carità, anche noi italiani mangiamo, ci rallegriamo e stiamo in famiglia, ma da noi c’è anche la volontà di svilire la festa a pura occasione per scherzi goliardici e gavettoni.

E il mare?
Il mare è sempre presente nella vita dei Greci, lo sappiamo. Ma ovviamente non c’è niente di meglio che terminare la giornata di Ferragosto proprio con un bel tuffo nelle agitate acque dello Ionio. Il mare della Grecia è sempre il mare della Grecia! Guardate i colori delle foto e capite tutto!

 

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Là in fondo il porto di Kalamata. Dall’alto tutto sembra piccolo e raggiungibile, ma, a piedi, non è esattamente così

 

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Il sole tramonta sull’Italia. Ciao casa!



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